Eurorama 2014
L’Europa dei popoli nei festival del film etnografico
Filmare l’altro, filmare l’intangibile
All’estremo oriente dell’Europa: orizzonti russi e rumeni
One Europe of peoples in Ethnographic film festivals
Filming the other, filming the intangible
To the far east of Europe: Russians and Romanians horizons
Trento, 27-28 aprile 2014
Trento, 27th-28th April 2014
Eurorama 8 a cura del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina in collaborazione con Il Trento Film Festival, presenta 11 film che nel biennio 2012-2013 hanno preso parte, in molti casi ricevendo dei riconoscimenti, ad alcuni dei maggiori festival europei di cinema etnografico: Sibiu (Romania), Lubiana (Slovenia), Ekaterinburg (Russia), Belgrado (Serbia), Boltaña (Spagna), Vienna (Austria), Tartu (Estonia), Edimburgo (Scozia), Bilbao (Portogallo), Kratovo (Macedonia), Dakovo (Croazia). I cinque film della prima giornata, intitolata “Filmare l’altro, filmare l’intangibile”, raccontano aspetti volatili e sfuggenti della nostra società, come il disagio psichico, la fede religiosa, il tempo della festa e il quotidiano, la creatività, la musicalità dei gesti e della poesia improvvisata. “Nel lontano est: orizzonti russi e rumeni” è il titolo della seconda giornata, che propone due film ambientati in Romania, un paese ancora alle prese con le trasformazioni, spesso non indolori, dell’era post socialista. Gli altri film sono ambientati ai margini del “continente” russo, dal vicino Azerbaijan, passando per le periferie di Mosca, fino ai remoti villaggi della Siberia.
Eurorama 8 promoted by the Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, presents 11 award winning films which in 2012-2013 took part to some of the most important European festivals of ethnographic film: Sibiu (Romania), Ljubjana (Slovenia), Yekaterinburg (Russia), Belgrade (Serbia), Boltaña (Spain), Vienna (Austria), Tartu (Estonia), Edinburgh (Scotland), Bilbao (Portugal), Kratovo (Macedonia), Djakovo (Croatia). The first section, under the caption “Filming the other, filming the intangible”, recounts of some elusive aspects of our society, such as psychological distress, religious feelings, the time of feasting and everyday life, the joy of creativity, the harmony of gestures and the making of improvised poetry. The second section “In the far east of Europe: Russians and Romanians horizons” has two films set in Romania, a country still struggling with the painful changes of the post-socialist era. The other films are set on the far edges of the Russian continent, from neighbouring Azerbaijan, through to the suburbs of Moscow and the remote villages of Siberia.
PROGRAMMA
Domenica 27 aprile
Sunday 27th April
Cinema Multisala Modena (viale S. Francesco D’Assisi, 6 – Trento, sala 1)
EURORAMA 8.1
Filmare l’altro, filmare l’intangibile
Filming the other, filming the intangible
15.15
ASTRA FILM FESTIVAL 2013
(Sibiu, Romania)
Matthew’s Laws, di Marc Schmidt, Basaltfilm, Olanda 2011, 72′
(Student Award)
Matthew’s Laws. Il regista filma un suo amico d’infanzia, Matthew, che soffre di autismo, e cerca disperatamente di creare ordine nel caos che regna intorno a lui. Seguito nella quotidianità più intima, il difficile modo di rapportarsi di Matthew con il mondo esterno viene alternato a osservazioni e confessioni personali. A poco a poco, il film dipana il complesso modo di pensare del protagonista, mostrando le catastrofiche conseguenze che questo disturbo può arrecargli.
The Director films his childhood buddy, Matthew, who suffers from autism and desperately tries to create order in the chaos around him. Followed closely in his privacy, Matthew’s explosive confrontations with the outside world are alternated with observations and personal confessions. Little by little, the film unravels the complex way of Matthew’s thinking and shows the catastrophic consequences his disorder may eventually have for him.
Marc Schmidt lavora come regista indipendente di film documentari. Dopo gli studi in teoria del cinema presso l’Università di Utrecht e in arti multimediali presso l’Accademia di Arti Visive di Tilburg, ha lavorato come ingegnere del suono e come montatore nell’mabito di diversi progetti cinematografici. La maggior parte dei suoi film trattano il tema del disagio sociale.
17.15
NAFA (Nordic Anthropological Film Association) FESTIVAL 2013
(Bilbao, Spagna)
Alto do Minho, di Miguel Filgueiras, Museu do traje de Viana do Castelo, Portogallo, 2012, 49′
Alto do Minho. Il film presenta in successione ritmica, alcune scene girate nel Portogallo settentrionale. Mostra le molte sfaccettature della vita nelle pianure e sui dolci altopiani del Minho, che è plasmato dal ritmo dell’Oceano Atlantico e dalla fede religiosa, dal passato e dal presente. Un ritratto impressionista tra quotidianità e festività in montagna.
The film shows us scenes of Northern Portugal in rhythmic succession. It shows the many facets of the life in the lowlands and the gentle highlands at the Minho, which is shaped by the rhythm of the Atlantic Ocean, and religious faith, by its past and its present . It is an impressionistic portrait of daily life and festivities in the mountains.
Miguel Filgueiras è nato a Viana do Castelo, Portogallo, nel 1980, e fin dai primi anni si è dedicato al video, influenzato dal suo ambiente familiare. Ha studiato Belle Arti. Nel corso della sua carriera professionale ha sviluppato diversi approcci artistici, lavorando individualmente o in team nel campo della video art, delle video installazioni, della grafica di animazione e del video sperimentale. Si occupa anche di documentari, esplorando diversi temi antropologici
RAI INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOGRAPHIC FILM 2013
(Edinburgh, Scozia)
Rockerill: Rekindling the Fire, di Yves Mora, Belgio, 2011, 53′
(Material Culture and Archeology Film Prize)
Rockerill: Rekindling the Fire. Cinque anni fa, uno dei più antichi edifici industriali di Charleroi (Belgio), “La fucina della provvidenza”, è stata salvata dalla demolizione, attraverso l’acquisto da parte di due cittadini: Thierry Camuy e Mika Hell. Insieme ad alcuni amici e artisti, i due lo hanno trasformato in un luogo di creazione alternativa, che è divenuto un simbolo di rinascita e di un’immagine ritrovata per l’intera regione.
Five years ago, one of the oldest industrial buildings of Charleroi – ‘les Forges de la Providence’ – was saved from demolition being bought by two citizens: Thierry Camuy and Mika Hell. Together with some close friends and artists, they turned it into a place of alternative creation which became a symbol of renaissance and image rehabilitation for the whole region.
Yves Mora ha lavorato come compositore strumentale nel mondo della performance art. Dal 1999, si è specializzato nelle creazioni multimediali per la danza contemporanea e per il teatro. Dirige film sugli spettacoli e sui concerti ed è autore di cortometraggi sperimentali e di documentari. È docente di corsi sulla multimedialità presso la Maison de la Création di Bruxell.
19.15
DAYS OF ETHNOGRAPHIC FILM 2013
(Lubiana, Slovenia)
La Carrera, di Assunta Nugnes e Francesco Costabile, Multidea srl e Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, Italia, 2013, 78′
La Carrera. Costa settentrionale della Sardegna. Castelsardo. Durante la Settimana Santa, la città diventa il palcoscenico di un rituale complesso e affascinante. I protagonisti indiscussi sono i cantanti della Congregazione Santa Croce. Una confraternita. Un gruppo di cantori. Un gruppo di uomini. Fermano il tempo con un unico scopo: andare per le strade e cantare la Passione di Cristo. Le loro voci risuonano attraverso i vicoli bui mentre cercano di andare oltre i limiti della vita quotidiana e della propria umanità, per essere redenti attraverso le loro voci. È un mondo di uomini, ma oltre alle voci degli uomini c’è un altra voce, eterea, virtuale, la voce della Madonna.
The Northern Coastline of Sardinia. Castelsardo. During the Holy Week it becomes the stage of a complex and fascinating ritual. The undisputed stars are the singers of the Santa Croce Congregation. A brotherhood. A group of singers. A group of men. They stop time with an unique aim: to go out on the streets and sing about the Passion of Christ. Their voices echo through the dark alleys while they try to surpass the boundaries of everyday life and their own humanity in order to be redeemed through their voices. It is a world of men, but above the men’s voices there is one more voice, the ethereal, the virtual, the voice of Our Lady.
Assunta Nugnes, nata nel 1978 ad Andria, Italia, ha conseguito il diploma di recitazione presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Durante il suo lavoro come attrice, ha iniziato a studiare l’impatto del teatro sui riti appartenenti a culture d’interesse etnografico, soprattutto nel campo della musica tradizionale. Francesco Costabile, nato a Cosenza, Italia, nel 1980, si è laureato al DAMS di Bologna e ha diretto, in quegli anni, il suo primo cortometraggio “La sua gamba”, vincitore al Festival di Bellaria nel 2003. Tra il 2004 e il 2006 ha studiato regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha prodotto diversi film, tra cui “Dentro Roma”, vincitore del Nastro d’Argento nel 2006.
21.15
ESPIELLO INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOGRAPHIC DOCUMENTARY 2013
(Boltaña, Spagna)
Bertsolari, di Asier Altuna, Txintxua Films SL, Spagna 2011, 85′
(Special Mention of the Jury)
Bertsolari. Il bertsolari è l’improvvisatore di versi cantati in lingua basca, l’euskara. Questa tradizione orale ha saputo evolversi e adattarsi nel tempo, collegandosi alla generazione dei più giovani e riuscendo a riunire, in occasione della finale dell’ultimo campionato, diecimila persone. Un’arte dall’estetica austera, in grado di sorprendere anche nell’era dello spettacolo e degli effetti speciali.
The bertsolari is the improviser of verse sung in the Basque language, l’euskara. This oral tradition has managed to evolve and adapt to the times, connecting with the younger generation and bringing together ten thousand people at the final of the last championship. An austerely aesthetic art that surprises in this era of spectacle and special effects.
Asier Altuna è nato a Bergara, Spagna, nel 1969. Ha studiato cinema nei Paesi Baschi, in Venezuela e a Cuba. Ha lavorato per diversi programmi televisivi, e con uno dei suoi film corti, Txotx (1997), ha partecipato a numerosi festival e ha ricevuto diversi premi.
Lunedì 28 aprile
Monday 28th April
Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (via Garibaldi 33 – Trento)
10.00
CARNIVAL KING OF EUROPE. Un progetto europeo di antropologia visuale.
A cura del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, con il supporto del Programma Cultura dell’Unione Europea.
“Carnival King of Europe” in Francia: film del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina realizzati per la mostra “Le monde à l’envers”, Marsiglia, Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, 2014
Con Giovanni Kezich, Antonella Mott, Michele Trentini
CARNIVAL KING OF EUROPE. A European project of visual anthropology.
By the Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, with the support of the Culture Programme of the European Union.
“Carnival King of Europe” in France: film by Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina realized for the exhibition “Le monde à l’envers”, Marseille, Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, 2014
Speakers: Giovanni Kezich, Antonella Mott, Michele Trentini
Cinema Multisala Modena (Viale S. Francesco D’Assisi, 6 – Trento)
EURORAMA 8.2
All’estremo oriente dell’Europa: orizzonti russi e rumeni
To the far east of Europe: Romanians and Russians horizons
15.15
ETHNOCINECA 2013
(Vienna, Austria)
Rosia Montana. Town on the brink, di Fabian Daub, Bildfolge Dokumentarfilm, Germania/Romania, 2012, 78′
Rosia Montana. Town on the brink. Rosia Montana è caduta nel disordine da quando in città è arrivata una società rumena per l’estrazione dell’oro, con potenti azionisti canadesi. La società sta progettando di radere al suolo gran parte della città e dei suoi dintorni, al fine di ottenere l’’accesso alle rocce, che conterrebbero i più grandi giacimenti d’oro in Europa. La gente è pronta a perdere le proprie case, ma un piccolo gruppo di abitanti sta combattendo contro la società e difende le proprie case con tutto ciò che ha.
Rosia Montana has been thrown into a state of disarray ever since the arrival of a Romanian gold mining corporation with powerful Canadian shareholders. The corporation is planning on razing a large portion of the town and its surroundings to the ground in order to gain access to the rock there, which happens to hold the largest gold deposits in Europe. The people are poised to lose their homes, but a small group of inhabitants are battling against the Company and defending their homes with all they have.
Fabian Daun, nato ad Achen nel 1972, ha studiato Cinema e Televisione presso l’’Università delle Arti di Amburgo e presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra. Dal 2007 lavora presso la “Bildfolge Filmproduktion” di Amburgo.
17.15
RUSSIAN ANTHROPOLOGICAL FILM FESTIVAL 2013
(Yekaterinburg, Russia)
Mit kith and kin, di Rodion Ismailov, Russia-Azerbaijan, DC Film, 2012, 63′
(Award for the Best Anthropology)
Mit kith and kin. Lolita, una ragazzina russa di 10 anni, va per la prima volta in Azerbaigian, la patria di suo padre. Vuole conoscere le sue radici, perché una persona che ignora le sue radici è come un rotolacampo, che va ovunque il vento lo spinga.
10 year old Lolita goes for the first time to Azerbaijan, the homeland of her father. The girl wants to know her roots because a person ignorant of his roots is like a tumbleweed rolling wherever the wind drives it.
Rodion Ismailov è nato in Azerbaijan. Nel 1998 si è laureato presso l’Università Statale di Cinematografia e Televisione di San Pietroburgo, specializzandosi in regia. Rodion ha fondato il “Deboshir Film Studio” nel 1997 e dal 2000 fino al 2005, è stato Presidente del “Fondo Cinema Indipendente” di San Pietroburgo. Dal 2009 è regista e produttore presso la “DC Film”.
INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOLOGICAL FILM 2013
(Kratovo, Republic of Macedonia)
In the light of memory, by Alyssa Grossman, Granada Centre for Visual Anthropology, England, 2010, 40′
In the light of memory. Il film è girato a Cismigiu Gardens, uno dei più antichi parchi pubblici di Bucarest. Lo spazio di questo parco attrae gente di tutti i ceti sociali, un luogo in cui avvengono interazioni sociali ma anche riflessioni solitarie. Intrecciando voci che ricordano il passato con scorci attuali del parco, il montaggio del film è caratterizzato da quiete e movimento, immagini e voci, paesaggi e persone.
The film is shot in Cismigiu Gardens, one of the oldest public parks in Bucharest. This park is a central space attracting people from all walks of life, a place for social interaction and solitary reflection. Interweaving voices that recollect the past with glimpses of present-day scenes from the park, the film constructs a montage of stillness and motion, images and voices, landscapes and people.
Alyssa Grossman è una ricercatrice che svolge un post-dottorato in “Sutdi sul Patrimonio” presso l’Università di Göteborg, in Svezia. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia Sociale con media visuali all’Università di Manchester (2010) e un Master in Antropologia Visuale presso il Granada Centre for Visual Anthropology (2005). Attualmente la sua ricerca si concentra sui luoghi e sulle pratiche della memoria di tutti i giorni nella Romania post-socialista.
19.15
INTERNATIONAL FESTIVAL OF ETHNOLOGICAL FILM 2013
(Belgrado, Serbia)
Voices from the Tundra, di Edwin Trommelen e Paul Enkelaar, Olanda, 2013, 66′
(Award for the Best International Movie)
Voices from the Tundra. Il nord est della Siberia è la patria degli Yukagirs della Tundra, un popolo nomade di allevatori di renne. Solo sessantatre di loro parlano ancora la lingua Yukagir. Cecilia Ode, una linguista di Amsterdam, visita gli Yukagirs per documentare e preservare la loro lingua.
Northeast of Siberia is the home of the Tundra Yukagirs, a nomadic people of reindeer herders. Only sixty three of them still speak the Yukagir language. Amsterdam linguist, Cecilia Ode, visits the Yukagirs in order to capture their language and preserve.
Edwin Trommelen e Paul Enkelar lavorano come documentaristi, come operatori e come produttori on line. Assieme hanno realizzato diversi lavori cinematografici, come ad esempio “Back to the Camp”(2003) o “Caught in Mordovia” (2004).
21.15
INTERNATIONAL ETHNO FILM “FESTIVAL THE HEART OF SLAVONIA” 2013
(Dakovo, Croazia)
Summer with Anton, di Jasna Krajinovic, Dérives Productions, Jean-Pierre & Luc Dardenne, Belgio, 2012, 61′
(Golden Heart of Slavonia)
Summer with Anton. Il dodicenne Anton vive con la nonna in una piccola casa fuori Mosca. Il fim osserva la sua quotidianità, durante le vacanze estive. Un giorno, Anton afferra un grande zaino e indossa dei pantaloni militari. Proprio come la maggior parte degli altri bambini russi provenienti da famiglie povere, Anton trascorrerà l’estate in uno dei campi giovanili di addestramento militare volute dal Presidente Putin.
Twelve-year-old Anton lives with his grandmother in a small house outside Moscow. It is summer vacation, and we watch Anton in his everyday life. One day, Anton grabs a gigantic backpack and pulls on some army pants. Just like most other Russian children from poor families, Anton will be spending the summer at one of President Putin’s youth military training camps.
Jasna Krajinovic ha studiato presso l’Accademia di Cinema e Teatro di Lubiana (Slovenia) e ha completato i suoi studi di cinema in Belgio. Ha diretto diversi documentari che si occupano della realtà nell’ex-Jugoslava.
WORLD FILM FESTIVAL 2013
(Tartu, Estonia)
31-stHaul, di Denis Klebleev, Russia, 2012, 60′
31-stHaul. Il documentario ruota attorno alla vita di Vitalik e Yuri, due nativi di un remoto villaggio della Kamchatka, in Siberia, che viaggiano attraverso strade sterrate, per fornire beni ai negozi di alimentari della regione. Un road movie, accompagnato da un certo senso dell’umorismo, che introduce gradualmente diversi personaggi ed esplora la profondità delle relazioni umani.
The documentary revolves around the lives of Vitalik and Yuri, two native inhabitants of a remote Kamchatka village, who drive through dirt roads, to supply the region’s grocery stores with goods. A road movie, accompanied with sense of humor, that gradually introduces several characters and explores the depths of human relationships.
Denis Klebleev è nato a Borisoglebsk, Russia, nel 1981. Dopo la laurea presso la “Moscow State Technical University of Civil Aviation” nel 2003 ha lavorato come ingegnere nel reparto vendite di una compagnia aerea. Dal 2010 al 2011 è stato allievo del Workshop per film documentari di Marina Razbezhkina. “31 Haul” è il suo progetto di diploma per questo Workshop.